Santa Maria di Leuca è la zona che i Romani chiamavano finis terrae, la fine della terra, e il suo punto esatto è segnato dalla Basilica Santuario di Santa Maria de Finibus Terrae, un importante luogo di pellegrinaggio costruito sopra un tempio romano dedicato alla dea Minerva, dove un tempo si fermavano i naviganti. È il punto più meridionale del “tacco dello stivale”. Nella basilica c’è un enorme terrazza sul mare da cui si gode uno spettacolare panorama. In questa zona si trova anche il grande faro alimentato a petrolio fino al 1937.
Lungo la scogliera della baia oggi si susseguono numerosi stabilimenti attrezzati. Circa sei chilometri a nord, c’è il Ciolo, una caletta di ciottoli raggiungibile con lunghe scalinate di pietra. La caletta è famosa per la vicinanza con la Grotta del Ciolo, visitabile solo dal mare e il ponto alto circa 36 metri che attraversa la profonda gola.
Da Santa Maria di Leuca è possibile partecipare a escursioni in barca che partono dal porticciolo e raggiungono varie grotte marine, come la Grotta del Diavolo, la Grotta della Stalla e la Grotta Grande del Ciolo.
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