Per mille anni il principale porto italiano verso Oriente, Otranto si presenta con un entro storico appollaiato su una piccola collina affacciata sulla baia, a cui si accede da Porta Terra (o Porta Alfonsina) e dalla Torre Alfonsina, un tempo l’ingresso alla vecchia città, costruita nel 1481, dopo la liberazione dell’occupazione turca, da Alfonso d’Aragona, che costruì anche il famoso Castello Aragonese, uno dei gioielli della città. Dall’entrata alla città si possono ammirare le mura, edificate durante l’epoca bizantina e sistemate poi dagli angioini e dagli spagnoli che resero le fortificazioni e il castello un efficiente modello di architettura militare.
Ma l’attrazione più famosa di Otranto è probabilmente la sua Cattedrale, costruita dai normanni nell’XI secolo e caratterizzata da una selva di colonne con capitelli intagliati che poggiano sul meraviglioso mosaico pavimentale del XII secolo. Il mosaico, che ricopre tutta la superficie dell’edificio, rappresenta l’albero della vita, i cui rami sostengono scene tratte dalla Bibbia, ma anche mostri, animali, figure mitologiche e raffigurazioni dei mestieri in una mescolanza di religione e superstizione.
Immancabile la passeggiata sul lungomare che conduce fino al faro al nord della baia, tra ghiaia e passerelle di legno. Proseguendo verso nord è possibile raggiungere, fuori dalla città, la bellissima Baia dei Turchi, una lunga distesa di sabbia, a cui si arriva dopo aver attraversato una pineta, con acqua azzurrissima. Proseguendo si raggiungono il Lido dei Pini e Balnearea, due spiagge che nelle notti d’estate diventano discoteche. A sud di Otranto invece la costa è alta e rocciosa: tra i punti più interessanti ci sono la Baia dell’Oste, Orte e Torre Sant’Emiliano.
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