L’affascinante cittadina di Amalfi, con le sue pittoresche piazzette inondate di sole e la piccola spiaggia, un tempo era una potente repubblica marinara abitata da oltre 70 mila persone. Nel 1343 purtroppo gran parte della città e i suoi abitanti furono inghiottiti dal mare durante un terremoto. Oggi i residenti non superano i cinquemila, ma il numero aumenta nella stagione estiva, quando Amalfi diventa una meta turistica tra le più ambite.
L’itinerario della città di solito comincia dalla Piazza del Duomo con la visita alla cattedrale di Sant’Andrea, che si erge imponente in cima a una ripida e lunga scalinata monumentale composta di 57 gradini. Parte della cattedrale risale all’inizio del X secolo ma la sua straordinaria facciata policroma fu ricostruita due volte, l’ultima alla fine del XIX secolo. Degna di nota è anche la porta in bronzo, la prima di questo tipo in Italia. Il Chiostro del Paradiso è stato costruito nel 1266 per ospitare le tombe dei notabili di Amalfi e ha ben 120 colonne di marmo che sostengono una serie di snelli archi arabeggianti disposti intorno a un giardino centrale.
Nel palazzo del municipio è allestito il piccolo Museo Civico in cui sono esposte le Tavole Amalfitane, un antico manoscritto del codice marittimo di Amalfi. Un altro museo molto interessante è il Museo della Carta allestito in una cartiera del XII secolo, la più antica d’Europa. L’enorme Arsenale, dove ai tempi dell’antica repubblica marinara si costruivano le navi, oggi ospita mostre temporanee.
Per fare il bagno si può scegliere tra la Spiaggia Grande, circa 150 metri di sabbia granulosa in cui sono disposti molti stabilimenti privati e la Spiaggia di Atrani, una spiaggetta di sabbia nera che si raggiunge in 15 minuti a piedi. L’alternativa migliore è noleggiare una barca e fare un’escursione lungo la costa alla ricerca di qualche baia.
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